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LA CULTURA DELL’EMERGENZA SCENDE IN CAMPO CON LA FONDAZIONE CASTELLI

Fondazione “Giorgio Castelli” in campo insieme a UEFA e Federazione Giuoco Calcio nell’incontro di formazione ai medici che seguono le Nazionali di Italia e San Marino.

Nelle aule della Scuola dello Sport del Centro Giulio Onesti all’Acquacetosa, la squadra di Vincenzo Castelli ha illustrato ai medici azzurri le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore semiautomatico, da adottare principalmente in ambito sportivo e calcistico in particolare.
Nella introduzione il Dottor Castelli ha ricordato i motivi della nascita della Fondazione, fondata dopo la scomparsa di Giorgio, proprio su un campo di calcio, e ha condiviso con una platea straordinariamente partecipe, la storia della cultura dell’emergenza, culminata, in Italia con la Legge Balduzzi che obbliga la presenza di un defibrillatore e di personale addestrato all’uso in tutte le manifestazioni sportive che si disputano sul territorio nazionale.
Anche se sembra scontato che un medico sia in grado di agire correttamente e tempestivamente in caso di arresto cardiaco in campo – ci dice Vincenzo Castelli a margine dell’incontro – l’esperienza ci insegna che non sempre è così. I casi di Puerta e di Morosini sono drammaticamente emblematici e il fatto che la UEFA ci abbia coinvolto in questo momento di confronto tra professionisti della salute è la riprova che il problema dell’addestramento del personale medico, è sentito anche ai livelli più alti del calcio europeo.
Il dottor Castelli è stato assistito in questa sessione di formazione, dagli istruttori sanitari della Fondazione, coadiuvati da alcuni tra i più esperti istruttori laici che, da tempo, partecipano attivamente alla attività formativa della Fondazione intitolata al figlio Giorgio.
Ai medici è stata dedicata la stessa attenzione e la stessa metodologia usata con gli esecutori non sanitari.
I contenuti del corso sono stati ovviamente conformati al profilo sanitario, con l’introduzione della valutazione del polso carotideo e la gestione delle vie aeree.

Alla fine, tutti promossi i ventiquattro medici di Italia e San Marino a cui è stato consegnato l’attestato di Operatore BLS-D nel corso della cerimonia finale, conclusa con uno scambio di doni tra la Fondazione e lo Staff della Nazionale di Calcio che ha contraccambiato i gadget della Fondazione con gagliardetti, maglie e altri souvenir del mondo azzurro.