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La Cerimonia al termine del percorso che ha permesso, grazie alla generosità della Fondazione “Giorgio Castelli” di cardioproteggere con la donazione di tre defibrillatori e la formazione del personale docente e amministrativo, i tre plessi scolastici che compongono l’Istituto. Presenti le massime cariche istituzionali del V Municipio.

La cultura salva la vita. Formare le nuove generazioni alla cultura dell’emergenza non significa solo insegnare tecniche di manipolazione e modalità di funzionamento di una apparecchiatura che può riavviare un cuore capriccioso. Anche questo, certamente, ma è, soprattutto, trasmettere la cultura della solidarietà, dell’attenzione al prossimo, il mettersi in gioco per il bene dell’altro, il dare gratuitamente. Sono queste le colonne portanti che hanno ispirato, sin dalla sua nascita, l’operato della Fondazione “Giorgio Castelli”. La collaborazione con la Scuola diventa quindi la logica conseguenza di chi ha sperimentato con la propria vita la necessità che quando un cuore smette di far bene il proprio lavoro, è indispensabile avere vicino qualcuno che sa quello che si deve fare e farlo nei modi e nei tempi giusti.

E non è sufficiente neppure quello, ma è fondamentale che intorno ad un progetto culturale ci sia una comunità in grado di viverlo, trasmetterlo, applicarlo.

E’ quello che è accaduto ieri, 29 marzo, a Roma, nei locali dell’istituto Comprensivo Alberto Manzi, quando il presidente della Fondazione, il dottor Vincenzo Castelli, ha donato all’istituto scolastico l’ultimo dei tre defibrillatori semiautomatici che consentono di completare il percorso di cardioprotezione dei tre plessi che lo compongono. A fare gli onori di casa la Dirigente Scolastica, professoressa Filomena Daniela Dipace.

Un momento di festa, con le testimonianze di chi, insieme a Vincenzo Castelli e i suoi “ragazzi”, questo percorso lo ha voluto, organizzato, realizzato, in un clima che da altamente professionale, come lo sono gli standard formativi della Fondazione, si è evoluto in trasmissione non solo di concetti, ma anche di emozioni, di sensazioni di condivisione.

All’evento della donazione del Defibrillatore hanno preso parte anche Mauro Caliste, presidente del V Municipio; Cecilia Fannunza, Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche, Edilizia scolastica, Verde scolastico, Trasporti scolastici, Formazione e Lavoro, Refezione scolastica del medesimo Municipio, accompagnati da alcuni consiglieri; e il presidente del Consiglio d’Istituto, dott. Bruno Carotti oltre a diversi docenti e personale amministrativo che hanno partecipato ai corsi per Operatori Laici, realizzati grazie all’intervento degli Istruttori Volontari della Fondazione, all’interno dell’Istituto stesso.

“Un fenomeno – ha sottolineato il dottor Castelli nel suo intervento – quello dell’arresto cardiaco, che colpisce trasversalmente tutte le fasce di età e che, in mancanza di un intervento qualificato e tempestivo, registra, purtroppo un tasso di letalità drammaticamente alto. Invertire questa tendenza è possibile, ma occorre che sempre più persone siano in grado di intervenire nel brevissimo lasso di tempo a disposizione per permettere al malcapitato di tornare in vita e ai soccorsi istituzionali di intervenire con le massime probabilità di successo. E la scuola, nel rispetto dell’età e delle sensibilità personali dei giovanissimi alunni, rimane il luogo privilegiato dove questa cultura si crea, si rinforza e si trasmette a chi ci sta vicino. Una catena di solidarietà che si trasforma in una catena di vita.”

Un ringraziamento quindi agli Istruttori, ai partecipanti al corso, alle istituzioni che hanno voluto condividere i progetti di salvaguardia della salute indirizzati ai piccoli cittadini, alle insegnanti Lucia Maria Pacetti e Teresa Cattolico, le collaboratrici che si sono spese per l’ottima riuscita di questo percorso, Che tutti i presenti si augurano che venga, nel prossimo futuro, ad essere ulteriormente implementato.

Autore Prof. Marco Giustinelli Resp. Ufficio Stampa