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La Fondazione Giorgio Castelli assicura il pronto intervento Cardiologico a pellegrini e Turisti.

Di Alvaro Vargas Martino – L’Osservatore Romano 20 Maggio 2023

Viviamo questa nostra  esperienza come una rilettura, in chiave moderna della parabola del Buon Samaritano, ma anche per dare il nostro contributo a quella “Chiesa in uscita” così cara a Papa Francesco.

Così Vincenzo Castelli, presidente della Fondazione Giorgio Castelli onlus, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari,  per dare vita a progetti di ricerca sulle patologie cardiache, e per affiancare il lavoro quotidiano dei medici, oltre a prestare un prezioso servizio di assistenza, in particolare nei luoghi di maggiore afflusso di pellegrini e di turisti. La Fondazione Giorgio Castelli, infatti, ha contribuito alla cardio-protezione dei pellegrini durante il Giubileo Straordinario della Misericordia, posizionando defibrillatori nelle basiliche papali e in piazza San Pietro e addestrando volontari del SMOM impiegati nei punti di primo soccorso. Un pensiero di vivo ringraziamento va ai numerosi volontari venuti da diverse parti del mondo e a quanti hanno collaborato con il loro lavoro quotidiano, spesso silenzioso e discreto, a rendere questo Giubileo straordinario un vero evento di grazia. “Se vuoi ottenere misericordia, devi tu stesso essere misericordioso”. Queste parole di sant’Agostino possano essere di conforto   per tutti noi. Con il vostro impegno non solo avete offerto un apporto competente, ma avete reso un vero servizio di misericordia ai milioni di pellegrini che sono giunti a Roma. Possa questa vostra fatica essere ricompensata dall’esperienza di misericordia che il Signore non vi farà mancare. Grazie, ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza il 28 novembre del 2016 gli organizzatori e i collaboratori in occasione della chiusura dell’Anno Santo, fra cui la Fondazione Giorgio Castelli. «Abbiamo avuto l’onore di essere ricevuti dal Santo Padre nel corso dell’udienza dedicata agli Enti che avevano fornito collaborazione per il Giubileo. Abbiamo vissuto una straordinaria esperienza di fede e di vita, che porteremo sempre nei nostri cuori», confida Castelli, che rammenta che la Fondazione è nata per ricordare il figlio Giorgio, giovane calciatore dilettante, morto per un arresto cardiaco mentre si allenava. «La Fondazione Giorgio Castelli nasce da un evento tragico: la morte di mio figlio Giorgio avvenuta nel 2006 per un arresto cardiaco in un campo di calcio, mentre si stava allenando con i suoi compagni di squadra. Aveva 16 anni. Conoscendo l’altruismo del ragazzo, il primo desiderio della nostra famiglia è stato quello di dare vita ad iniziative di divulgazione tra la cittadinanza delle buone pratiche della rianimazione cardio-polmonare e l’utilizzo del defibrillatore, manovre in grado di contrastare l’esito altrimenti inesorabilmente infausto dell’arresto cardiaco», spiega il medico.   «La nostra missione è quella di dare ad altri le possibilità di sopravvivenza che Giorgio non aveva avuto. E così si è iniziata l’attività di formazione che ha portato ad addestrare in questi anni oltre 17.000persone e a donare oltre 400 defibrillatori posti a cardio-protezione di scuole, università, parrocchie, associazioni sportive e del Parco Archeologico del Colosseo», aggiunge. «Nel 2015 la Fondazione ha contribuito alla buona riuscita della macchina organizzativa dell’Anno Santo donando cinque defibrillatori alle quattro Basiliche Giubilari ed al presidio sanitario mobile di Piazza San Pietro, addestrando inoltre alle tecniche rianimatorie 100 volontari. Un pellegrino fu rianimato sul sagrato di Santa Maria Maggiore. Anche per il prossimo Anno Santo del 2025 siamo stati chiamati a dare il nostro apporto», conferma Castelli. Da oltre quindici anni la Fondazione si impegna quotidianamente nella diffusione  della cultura della prevenzione e nella formazione di nuovi operatori e volontari, per i quali l’esperienza vissuta nel loro servizio è alquanto arricchente dal punto di vista umano e professionale, ma anche spirituale. «Faccio parte della Fondazione Giorgio Castelli onlus ormai da molti anni come istruttore. Nata da un evento drammatico, per me è stata e continua ad essere una scuola di vita indescrivibile, volontariato allo stato puro: donarsi con il cuore per il cuore e saper intervenire per aiutare il prossimo non è da poco, è un’opera cristiana di umanità», sottolinea Giovanni Quaresima, volontario della Fondazione.

https://www.osservatoreromano.va/it/news/2023-05/quo-116/donarsi-con-il-cuore-per-il-cuore.html