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Potremmo dire che tutto è iniziato il 25 novembre dello scorso anno quando la Fondazione Giorgio Castelli ha formato alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare e all’uso del defibrillatore un gruppo di docenti dell’Istituto Comprensivo di via Francesco Laparelli.

Quel corso ha innescato un circolo virtuoso straordinario: una delle docenti, la prof. Agnese Battista, ha chiesto di poter essere ammessa all’iter per il conseguimento della qualifica di istruttore, attualmente in fase di ultimazione; mentre due sue colleghe, le professoresse Annalori Di Ponzio e Tatiana Ferosi, applicate presso il plesso Beccadelli, proponevano l’idea di un percorso di sensibilizzazione per i loro studenti di scuola media.

L’occasione è stata colta al balzo e sono stati così realizzati diversi incontri per i ragazzi dei tre plessi dell’Istituto a partire da quello della sede centrale e per i plessi Beccadelli e Menas con risultati straordinari per impegno, entusiasmo e partecipazione e che ha visto coinvolti circa 200 alunni.

La popolazione scolastica, infatti, anche sulla base di quanto sollecitato dalla legge 116 del 2021, è uno degli obiettivi privilegiati per la sensibilizzazione sul fenomeno dell’arresto cardiaco, che miete annualmente in Italia cira 60000 individui.

Ma non poteva finire qui e così è stato organizzato un corso BLS D rivolto ai genitori di questi ragazzi svoltosi sabato 11 maggio in un clima di grande attenzione e, in alcuni tratti, di commozione da parte dei corsisti nel momento in cui è stato evidenziato loro che, al di là degli aspetti tecnico informativi, i ragazzi avevano compreso il messaggio di solidarietà rappresentato dall’intervento nei confronti di una persona in difficoltà in un tempo ove, purtroppo, prevalgono egoismo e bullismo.

Tutti i frequentatori sono stati abilitati quali esecutori BLS D e, al momento dei saluti, non sono mancate attestazioni di grande affetto e riconoscenza  nei confronti del dottor Vincenzo Castelli e degli istruttori presenti.

L’Istituto Comprensivo via Laparelli rappresenta sicuramente un modello da emulare: una scuola dove sono stati formati dapprima i docenti, alcuni dei quali continueranno autonomamente nella sensibilizzazione dei ragazzi, sempre con il supporto della Fondazione che ha donato dei manichini gonfiabili per le esercitazioni a scuola, e successivamente i genitori dei ragazzi.

E’ finita qui? No di certo; già alla fine del corso sono nate delle ipotesi interessanti per il futuro; su tutte, a breve scadenza, la donazione da parte della Fondazione Giorgio Castelli di un defibrillatore da collocare nel plesso Beccadelli.