Il periodo intercorso tra le festività pasquali ha visto due team della Fondazione Giorgio Castelli, ambedue coordinati dal Presidente dottor Vincenzo Castelli, impegnati nel retraining BLS D in favore degli staff sanitari dell’A.S. Roma e della Federazione Italiana Gioco Calcio, Enti con i quali da anni si è instaurato un rapporto di straordinaria collaborazione
Il 28 marzo ha visto impegnati medici, infermieri e fisioterapisti della Roma, tutti facenti parte del seguito della prima squadra. Ottima risposta alle indicazioni formulate aricchite dai contenuti acquisiti dalla Fondazione a seguito anche della partecipazioneal congresso ERC del novembre 20 a Barcellona che ha dedicato al soccorso sui campi di gioco una intera sessione dell’incontro.
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Non può essere sottaciuto come, a distanza di qualche giorno, il personale sanitario abbia reagito in maniera assoluta performante in occasione di quanto accaduto al Evan N’Dicka; infatti da alcuni fermo immagine è stato possibile appurare come uno dei soccorritori abbia richiesto l’invio immediato del defibrillatore che, fortunatamente, non è stato messo in opera.
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Quesi nelle stesse ore si consumava il dramma di Mattia Giani, giovane calciatore dilettante toscano, deceduto a seguito di malore improvviso in campo.
Il 6 aprile successivo è toccato al personale sanitario della FIGC essere aggiornati sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare e all’uso del defibrillatore; anche in questo caso tutti i corsisti hanno espresso vivissimo interesse e apprezzamento per i contenuti offerti e per la richezza delle esperienza scambiate.
In ambedue le occasioni è stata ribadita l’importanza vitale, è proprio il caso di dirlo, del soccorso immediato con la presenza in loco del defibrillatore al verificarsi di un malore improvviso.
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Il Legislatore, nel tempo, ha emanato norme sempre più stringenti nei riguardi delle società sportive professionistiche e dilettantistiche sugli obblighi di detenzione e manutenzione dei defibrillatori e sull’addestramento alle manovre della rianimazione cardiopolmonare del personale presente sia agli allenamenti che durante le gare.
Va detto che gran parte delle violazioni in questo settore sono di natura amministrativa e potrebbero non avere quella incisività che sanzioni più afflittive potrebbero provocare sulla necessità del rispetto della legislazione vigente.
In sintesi non ocorre mettersi in regola per paura di controlli e sanzioni ma per evitare che sui campi di gioco di qualsiasi sport si muoia per assenza di un efficace soccorso.