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La legge 116 del 2021 ha fissato al 16 ottobre 2025 la giornata nazionale della rianimazione cardiopolmonare,

Non va dimenticato, infatti, che l’arresto cardiaco in Italia miete circa 60.000 vittime ogni anno e purtroppo solo il 16% della popolazione sarebbe in grado di intervenire. Questa percentuale colloca l’Italia agli ultimi posti in Europa per la percentuale di sopravvivenza che si attesta intorno al 6.6%.

La Fondazione Giorgio Castelli, quindi, nell’ambito delle iniziative indette nella settimana dal 13 al 19 ottobre è stata impegnata in diverse attività.

Nella mattinata del 16 ottobre il Presidente, dottor Vincenzo Castelli, coadiuvato da un istruttore, ha incontrato sessanta ragazzi delle classi prima e seconda media dell’Istituto Comprensivo Vincenzo Laparelli per un incontro di sensibilizzazione su questa importante tematica.

L’esito è stato di grande successo; i ragazzi si sono interfacciati con grande interesse e vivissima partecipazione, incalzando gli istruttori con osservazioni puntuali e domande molto pertinenti, frutto evidentemente di grande interesse per le tematiche anche grazie ai recenti fatti che hanno interessato il mondo sportivo (la vicenda di Edoardo Bove su tutti).

Nel pomeriggio una rappresentanza della Fondazione ha presenziato all’evento nazionale che si è tenuto presso la Sala della Lupa della Camera dei Deputati, organizzato dal Vice Presidente della Camera, on. Giorgio Mulé, con il supporto di Italian Risuscitation Council. Si sono alternati vari relatori che hanno proposto interessanti interventi su vari aspetti relativi alla rianimazione cardiopolmonare.

Il Presidente di IRC, dottor Andrea Scapigliati, nella sua disamina, ha riportato preoccupanti dati statistici sulla capacità di reazione della popolazione in caso di arresto cardiaco extraospedaliero; ha illustrato il percorso che ha portato alla redazione delle future linee guida in materia di rianimazione cardiopolmonare che saranno presentate ufficialmente nel corso del prossimo convegno dell’European Risuscitation Council di Rotterdam; si è soffermato su come la legge 116 del 2021 ancora non abbia trovato la sua completa attuazione.

I vari esponenti del mondo politico hanno assicurato il loro impegno per dare attuazione alle iniziative legislative giacenti in Parlamento tese a far sì che si inizi sempre più precocemente a sensibilizzare e a formare le fasce più giovani della popolazione e a incidere sui costi dei defibrillatori che prevedono, pur essendo il dispositivo riconosciuto come salvavita, l’IVA al 22%.

Parole molto taglienti e decise, in alcuni tratti rotte dall’emozione, quelle di Francesca Savelli, mamma del quattordicenne Matteo Pietrosanti deceduto in provincia di Latina nel 2022 per arresto cardiaco durante un allenamento e al quale non fu prestato soccorso proprio per l’assenza del defibrillatore e di personale formato nonostante la citata legge preveda la presenza del defibrillatore anche durante gli allenamenti (a maggio verrà celebrato il processo a carico del gestore dell’impianto sportivo).

Le testimonianze di Edoardo Bove e Marco Tavcar, atleti colpiti ambedue da arresto cardiaco e salvati grazie al tempestivo soccorso prestato loro, hanno ribadito con grande vigore la necessità e l’urgenza dell’obbligo della formazione alle manovre di rianimazione cardiopolmonare, a partire dalle fasce più giovani della popolazione; rendendosi disponibili, specie Edoardo Bove, a supportare le iniziative volte al raggiungimento di questo importante obiettivo.

Il giorno 17 un team di otto istruttori, coordinati dal dottor Castelli, ha addestrato alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare una ventina tra medici e fisioterapisti dello staff sanitario dell’A.S. Roma, nell’ambito di una collaborazione che va avanti oramai dal 2007. L’A.S. Roma, infatti, ha costantemente curato la formazione e l’aggiornamento del suo personale sanitario su questa drammatica evenienza.

Il 18 ottobre mattina il Presidente e due istruttori hanno preso parte all’evento “Viva!Roma Capitale!” tenutosi presso la Sala del Carroccio del Comune di Roma e articolato su un convegno “Dalla catena della sopravvivenza al Sistema per salvare le vite!” che ha visto il dottor Castelli tra i relatori.

Sulla piazza del Campidoglio, in contemporanea, si svolgeva l’alto segmento della manifestazione dove i volontari di Italian Risuscitation Council, Fondazione Giorgio Castelli, Associazione Taxi Roma Capitale, ANPAS-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Croce Rossa Italiana e Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, hanno animato sessioni di addestramento pratico gratuito per i cittadini di massaggio cardiaco e uso del defibrillatore, manovre di disostruzione delle vie aeree e controllo delle emorragie massive.

Nella stessa giornata del 18 ottobre veniva tenuto un corso BLSD in favore dei volontari de “L’Arcobaleno di Marika onlus”, associazione nata in memoria di Marika, scomparsa a soli 21 mesi, impegnata nella promozione di corsi, attività ludiche e sportive in favore dei bambini, specie i più bisognosi. Anche in questa occasione la conduzione del corso è stata molto apprezzata dai discenti.

Come visto una settimana ricca di appuntamenti che ha visto la Fondazione Giorgio Castelli impegnata su più fronti, diversi tra loro, in sinergia con altri importanti Enti anche loro impegnati sullo stesso fronte, con lo scopo di conseguire una elevazione dei numeri che sono stati riportati; infatti lo sforzo formativo disgiunto da adeguamenti significativi in campo normativo rischia di rimanere frenato nella sua diffusione.    

Appuntamento al prossimo anno con la speranza di vedere messe in campo nuove risorse e strumenti per risultati ancora più gratificanti.